sexta-feira, 21 de maio de 2010

breves de Psyche



cuando te vayas
no me guardes
en la boca

quinta-feira, 20 de maio de 2010

autosacramental IV





la moneda es por el malabar
dice el malabarista sin bajar estrofa

cualquier gota no moja siquiera a un dios pedestre


ni vos
ni la voz
ahora
bien
la promesa
se parece a un tópico
aunque la selva
sea demasiado cuando se acerca a la noche

segunda-feira, 10 de maio de 2010

" In / ES presso : Un Ascolto Perfetto " commento di Maria Sole Politti



Miranda : “Mi ami?”(W.Shakespeare, La tempesta, III, i, 67)

In/ES presso: in un’esplosione dirompente di energia Sergio Davanzo definisce la struttura di un proprio originale codice espressivo per sentimenti ed emozioni.

In/ES presso, il nuovo evento/esposizione di Sergio Davanzo, deve il proprio nome ad un’intersezione di suggestioni e messaggi, relativi al sentire emotivo in generale ed al sentire amoroso nello specifico, e al loro essere connessi con l’atto sociale/socializzante di prendere un caffè. Espresso. Non a caso la prima tappa del percorso espositivo è proprio un bar, il Sei Come Sei, in Corso del Popolo a Monfalcone, dove una selezione dei quadri di In/ES presso rimarrà dal 15 maggio al 21 luglio, per poi spostarsi a Forte dei Marmi, in occasione dell’iniziativa artistica Proponendo, dal 19 al 23 agosto 2010.

Ad ispirare il pittore stavolta una riflessione sulle fasi comunicative delle proprie emozioni. In particolare è il processo di esternazione del sentimento per eccellenza, l’amore, a rivestire il ruolo principe, a partire da alcuni concetti espresso da Roland Barthes nei suoi Frammenti di un discorso amoroso, da cui molti dei lavori prendono ispirazione e titolo. La volontà è quella di dar nuova voce, trent’anni dopo la stesura del noto testo del pensatore francese, a ciò che nell’innamorato vi è “d’inattuale, vale a dire di intrattabile”. Parlare l’amore, dipingere l’amore oggi è infrangere un tabù intellettuale, poiché si rischia di scadere inevitabilmente nella banalizzazione del sentire. Persiste dunque di fatto il bisogno di immediatezza espressiva che induce a “simulare”l’amore, anziché descriverlo, fornendone un quadro strutturale più che psicologico.

La prima sezione del percorso si occupa della fase iniziale, ancora oscura, del processo dell’innamoramento, e, servendosi di una gamma cromatica circoscritta a tre nuclei di base (rosso, nero e metallo) sviluppa in pezzi come “La figura dell’attesa”, “L’ultima solitudine” “Visone: l’innocenza del dolore” una inquietante consapevolezza dell’imminente mutamento strutturale dell’apparato affettivo del soggetto amante, senza tralasciare il tormento che ne deriva. Siamo qui nella fase definibile “IN”, ancora racchiusa nel pensiero indefinito e turbativo. E’ ancora inquietudine.

Segue la fase meno buia della presa di coscienza di ciò che è l’oggetto d’amore, graduale, contrassegnata dalla crescente presenza di nuove tonalità naturali e calde, moka, volte irrimediabilmente all’area semantica del caffè, mentre il metallo passa dall’argento all’oro. Intervengono gusto e fragranza a stimolare i sensi a partire da pezzi come “Sogni incerti” e “Segni incerti” fino ad arrivare a “Un ascolto perfetto” e “Vie d’uscita”. INquietudine ed INcertezza vengono via via superate, ed inizia la fase di ESternazione.

La terza ed ultima fase del percorso vede una sentimento in piena esplosione. Passione, carnalità, affrancate da dubbi e sensi di colpa, emergono da fondi di buio. Rosso ed oro testimoniano con forza l’irreversibilità della compromissione, e la seduzione trova finalmente, ESpressamente coronamento. I pezzi coinvolti sono “Irreversibile”, “Reattivo”, i quattro elementi di “Sedotto”, accanto a “Carnale” e “Compromesso”.

Il percorso è totalmente astratto. Tutte le tele presentano una base di acrilico, sulla quale si innestano episodicamente elementi sintetici o pigmenti naturali. Davanzo in questa serie usa il colore con forza e parsimonia, affidandogli una forte carica connotativa ed ampliando la gamma cromatica solo nella necessità di arricchire la valenza simbolica e contenutistica del concetto su cui lavora. Pennellate decise e leggermente diluite individuano l’ambito d’azione, su cui si sovrappone un dripping misurato, calibrato eppure esplosivo, che spesso declina in casi diversi le varianti più significative dello stesso leit motiv. Un’action painting di natura inedita per l’autore, ponderata quanto raffinata, che sottolinea come gocciolamenti ed effetti vadano cercati anche sotto la superficie, a rivelare nuovi, sapienti effetti di luce.
Maria Sole Politti